Olimpiadi 2024: Inclusione e Competizione

Angela Carini abbandona l'incontro di box dopo pochi secondi:

"Non ho mai preso colpi così forti"

I colpi dell'Algerina Imane Khelif non sembrano essere stati devastanti ma la sua presenza alle olimpiadi 2024 già da tempo è stata oggetto di polemiche (non solo per lei). 

Nel corso della Storia dello Sport diverse volte gli addetti ai lavori hanno dovuto prendere decisioni difficili. I responsabili dell'etica sportiva di WADA, CIO e Federazioni Internazionali continuamente cercano di trovare soluzioni eque ed inclusive ma nel fatto in questione emergerebbe una dissonanza legata al sesso anche se il CIO si è più volte espresso: non ci sono dubbi, è donna.

Imane Khelif non è transgender, non si è dichiarata omosessuale (cosa non gradita nella sua nazione), è sempre stata donna sin dalla nascita.

La boxer algerina nel 2023 non partecipa ai mondiali di box e per conto della IBA (International Boxing Association): I livelli di testosterone erano oltre la soglia stabilita, inoltre si rilevava dalle analisi una identità cromosomica XY. Diversamente nel 2024 alle Olimpiadi di Parigi secondo la commissione medica del CIO l'algerina potrà partecipare agli incontri di box, ha superato gli esiti d'esame ma i risultati sono stati secretati per tutela della privacy come da regolamento.

L'assetto cromosomico di una persona in ogni sua cellula ha 46 cromosomi. Di questi, una coppia è rappresentata dai cromosomi sessuali definiti sin dal momento del concepimento. XX identificano il sesso femminile e XY identificano il sesso maschile. Un cariotipo femminile viene indicato per convenzione (46, XX), un cariotipo maschile (46, XY). Queste conoscenze risalgono al 1905 quando Nettie Stevens riuscì a stabilire che lo sperma dei maschi contiene entrambi i cromosomi e ne determinano il sesso del concepito, X e Y  (XY), mentre le cellule riproduttive delle femmine contengono solo il cromosoma X (XX). Al momento del concepimento un cromosoma maschile si unisce ad un altro cromosoma femminile:

Una persona con cromosomi XY è identificato nel sesso maschile.

Nel 2021, il CIO ha pubblicato un nuovo regolamento che ridefinisce i criteri di idoneità per le persone transgender, sulla base dei principi di parità e inclusione. Ci sono dieci punti chiave che regolano l’ammissione di atleti e atlete alle Olimpiadi: tra questi si trovano il rispetto della privacy e della salute dell’atleta, la non discriminazione, ma anche la correttezza delle competizioni, il ricorso a dati scientifici e la revisione periodica delle regole. 

Imane Khelif non è una transgender, secondo quanto comunicato dalla IBA in merito all’assetto cromosomico XY potrebbe essere affetta dalla rara sindrome di Swyer o disgenesia gonadica che si caratterizza per una discrepanza tra il cariotipo e il fenotipo sessuale. Nonostante il cariotipo corrisponda a quello di un maschio (46,XY), ha un aspetto femminile con genitali esterni normali che in alcuni casi si presenta con assenza di ovaie e utero di piccole dimensioni. 

Il CIO ha più volte affermato che non ci sono dubbi, è donna quindi il problema non riguarda l’atleta algerina.

Quanto accaduto ancora una volta solleva questioni complesse riguardanti l'equità nelle competizioni sportive. E' necessario bilanciare inclusività e competitività, il CIO insieme alla ricerca scientifica continua a studiare l'impatto delle differenze fisiche via via sempre più complesse. E' necessario però non trascurare l'incidenza delle prestazioni atletiche in correlazione alle increzioni ormonali come il testosterone che notoriamente ha effetti importanti sulla prestazione.

Indipendentemente dalle culture e dalle religioni, dai colori politici, dai discorsi da bar e sui social, è necessario far competere gli atleti nell'Olimpo dello Sport in condizioni di equità senza tralasciare l'inclusione, la diversità, la dignità e l'identità di ogni individuo. Mai come ora l'inclusione e la giustizia sportiva possono essere egregiamente sostenute dalla ricerca scientifica e dall'etica sportiva in linea ai principi sanciti dai pilastri delle olimpiadi moderne.

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fonti

Nel mito di Olimpia (Armando Editore)

J.Ulmann e G. Aleandri, 2004

(Nettie Stevens,1905)

Nettie M. Stevens and the Discovery of Sex Determination by Chromosomes

(https://www.journals.uchicago.edu/doi/abs/10.1086/352001?journalCode=isis)

(E. N. Hilton, T. R. Lundberg, 2020)

Transgender Women in the Female Category of Sport: Perspectives on Testosterone Suppression and Performance Advantage

(T. A. Roberts, J. Smalley, D. Ahrendt, 2020)

Effect of gender affirming hormones on athletic performance in transwomen and transmen: implications for sporting organisations and legislators

(S. B. Carey,L. Aközbek, A. Harkess, 2022)

The contributions of Nettie Stevens to the field of sex chromosome biology

(V. Garofalo & A. E. Calogero, 2023)

Transgender women in sport: is it just a testosterone problem?

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